per richiedere una copia elettronica gratuita, cliccare qui si veda anche l'Edizione curata da LibrettidOpera.it (si ringrazia il Direttore del sito, Dario Zanotti) dopo 348 anni... è di nuovo in scena per tutti, "La Didone" di Gio: Francesco Busenello
la Stampa originale del 1656 si ringrazia la dott.ssa Liliana Vecchi per la preziosa collaborazione
Pourquoi avoir choisi La Didone? D'abord parce qu'il s'agit du premier succès de Francesco Cavalli, compositeur vénitien du Seicento, succès qu'il doit sans doute à Busenello, librettiste, qui y fait éclater son génie dramatique: langue particulièrement musicale, diversité subtile entre les styles tragique et comique. Mais surtout bien sûr, La Didone parce que nous y retrouvons La Didone de Virgile et que ce mythe douloureux nous émeut encore comme il a su passionner par le passé. Tous ces éléments font de La Didone un chef-d'œuvre: union du texte et de la musique tout à fait exceptionnelle, esthétique portée au sommet, inspiration constamment renouvelée, lyrisme vibrant d'humanité et architecture digne des plus grands. CHRISTOPHE ROUSSET
III, 8 Sicheo in ombra, Didone tramortita Queste sono l’essequie, e le memorie, Che tu celebri à me, donna impudica? Son questi i funerali, In cui pietà, religion risplende? Così sù’l marmo del sepolcro mio Scrivi infamie alle ceneri gelate, Stampi obbrobri sù l’ossa Dell’innocente tuo spento marito? A’ sozzure sì enormi, A’ sì laide brutture Precipita, e ruina Il titolo di moglie, e di Regina? Prendi uno specchio, e guarda Di te stessa l’imago, E trema di spavento Al simulacro horrendo Della tua colpa infame, Mira la tua coscienza, E troverai là dentro Il misfatto, e’l flagello, Che la ragione, e l’anima diventa Carnefice del corpo, E con macello interno I colpevoli sensi uccide, e sbrana. Lacera pur te stessa Con le torture de tuoi proprij falli. A’ chi vive nel mondo Una morte sovrasta, Ma per castigo tuo consenta il Cielo Moltiplicati generi d’angoscie Alla tua morte rinascente, e in tanto Il tuo sangue, e’l tuo pianto Eternamente sia Bagno, e bevanda alla vendetta mia. Didon rivenuta parte. DIDONE Riscatto di una regina: non muore per Enea ma sposa un vero re [ tutti i particolari in cronaca ] Amplissima è pure l'elaborazione musicale del mito di Didone, soprattutto nel Seicento e nel Settecento: molto notevole è l'opera Didone di Pier Francesco Caletti detto Cavalli (1602-76) su libretto di Gian Francesco Busenello, rappresentata a Venezia nel 1641, nella quale al finale tragico è sostituito l'intervento di Jarba che salva Didone e la sposa. Enciclopedia UTET, voce "Didone" (sez. musica) La Didone: rassegna della critica a cura di Jean-Claude Brenac Una Rivoluzione annunciata: Jean-François Lattarico
Busenello drammaturgo. Abstract della Relazione per l'Undicesimo Convegno Annuale della Società Italiana di Musicologia (Lecce, Università degli Studi, 22-24 ottobre 2004). L'Incognito Accademico Giovan
Francesco Busenello (1598-1659) fu uno dei massimi esponenti del teatro
musicale veneziano della prima metà del seicento. È l'autore non solo della
celeberrima Incoronazione di Poppea, ma anche di altri quattro
libretti, tutti musicati da Francesco Cavalli: Gli Amori di Apollo e Dafne,
La Didone, La prosperità infelice di Giulio Cesare dittatore, e
infine, La Statira, principessa di Persia, raccolti poi in volume
dall'autore nel 1656, con il titolo di Delle ore oziose. A questi
libretti – solo la musica del Giulio Cesare è andata perduta – bisogna
aggiungere un sesto dramma, ancora inedito, La discesa di Enea all'inferno,
mai musicato, di cui prevediamo una trascrizione con un ampio apparato
critico. Giovan Francesco Busenello, Shakespeare veneziano
"...L'incoronazione di Poppea di Monteverdi (1643) e il suo miracoloso libretto, dell'avvocato veneziano Giovanni Francesco Busenello, - quel che di più si avvicina a Shakespeare in tutta la storia del teatro italiano - si muove su uno sfondo di "naturalismo" radicale. Avidità e lussuria ne animano i personaggi, gli alti concetti proclamati, persino da Seneca, vengono agilmente decostruiti per mostrarvi al fondo un grumo di passioni quasi animali". Luca Fontana
"Pascal Paul-Harang's direction was always to the point, not easy with a Busenello libretto which, Shakespearean fashion, mixes the tragic heroes, comic servants and heavenly intervention".
"Not just Shakespearean cunning in the libretto's overall design, but Shakespeare-like language and imagery abounds". Thomas Hengelbrock: "Busenello was wrong, Dido must die (for our pleasure)", or La Didone à la carte, or Die (mein) Dido But there is one change where we can only beg for the listener's forebearance: a lieto fine or happy ending has rarely bothered us in a Baroque opera - so-called suspension of disbelief is required by a work of fiction in any medium. But in this profoundly moving tragedy, in which Aeneas loses his humanity, Jarbas loses his mind and Dido nearely forfeits her life, the deus ex machina of Jarbas suddenly marrying Dido seems more than inappropriate. Hecuba's apocalyptic account of Troy (Act I scene 7) - both climax and apogee of the first act corresponds to Dido's decision to take her own life at the end of the opera. In this way, the circle of outer and inner disasters is complete, and there is no "happy ending" to rob the characters of all the depth and truthfulness they have revealed in the course of the story. (T.H., "The musical adaptation of Cavalli's La Didone", CD production by DHM) The real, Virgilian, "La Didone" by G.F. Busenello: Un altro capolavoro: L'Incoronazione di Poppea
'Coronation of Poppea' ranks among earlier operatic masterpieces
Poppée est couronnée et le baroque triomphe:
in the second cast of 'L'Incoronazione di Poppea'. Photo © 2002 Jonathan Dockar-Drysdale Tutte le inestimabili hore ociose di Giovan Francesco Busenello (o, almeno, la prima parte) Si noti che le edizioni digitali delle opere di Busenello sono fiorite, in molte Università del mondo, soltanto dopo la nostra campagna di studio, rivalutazione e decodificazione letteraria. |