Il sogno di un grande remake omerico è finalmente realtà: ODYSSEY DAWN
QueenDido.org ha deciso di contribuire alla cronaca degli eventi e ha scelto di
inviare, sugli epici teatri del poema, tale Carneade, già sconosciuto narratore
in Didone Liberata, l’ultimo su piazza dei cronisti
indipendenti: OPERATION ODYSSEY DAWN Another ritualistic blood sacrifice by the Global Elite? An inside view by Lee Rogers
In effetti, dopo un vivace tam-tam iniziale, la questione libica si era alquanto
afflosciata sui mass-media occidentali, tanto che a prescindere da Fukushima,
veniva ormai da credere che l’elite ci avesse ripensato. V'è un giorno intermedio [rispetto al 17 marzo, ndC], poi subito si celebrano le feste di Minerva, che hanno appunto il nome di cinque giorni consecutivi. Nel primo non si sparge sangue, né è lecito combattere con il ferro; la ragione è che in quel giorno è nata Minerva. Nel secondo e negli altri tre si celebrano giochi sull'arena [ovvero sulla sabbia, ndC] rastrellata: la dea guerriera ama le spade sguainate.
Ma le sorprese, per gli scettici, non sono finite qui, perché poco più avanti nel rotolo si legge (823-826): Né alcuno, senza il favore di Pallade, confezionerà bene i calzari, anche se in ciò egli sia più esperto di Tichio. E sia un altro più abile con le mani a confronto del vecchio Epeo, se Minerva gli sia ostile egli sarà simile a un monco. Ebbene, chi era Epeo? Non certo un povero Carneade come il sottoscritto, perché di lui hanno parlato nientemeno che Virgilio e perfino Omero. Ma in cosa era tanto bravo Epeo? Epeo era bravo nel costruire cavalli giganti di legno, tanto giganti da contenere dei greci. Ne costruì uno, tanto tempo fa, che divenne molto famoso... Ma ascoltiamolo direttamente dalle parole di Ulisse: Ma su [Demodoco, ndC], cambia tema e canta il progetto del cavallo di legno, che Epeo costruì con l'aiuto di Atena: la trappola che poi il chiaro Odisseo portò sull'acropoli, dopo averla riempita degli uomini che annientarono Ilio. HOMER ODYSSEY (8.492-495, parla Ulisse; tr. Privitera) Ma per i nostri inguaribile scettici c'è perfino dell'altro: Minerva era libica (!!), ovvero Tritonia (naturalmente le satrapie arabe sono avulse dalla geografia classica). Non dobbiamo cercare lontano, ma possiamo rimanere ad Omero: E qui, degli immortali che hanno la casa sull'Olimpo, altra non era che la figlia di Zeus, la Tritogenia gloriosa, che già onorava e proteggeva il tuo nobile padre tra gli Argivi. (Odissea, 3.377-379, Nestore a Telemaco, figlio di Ulisse; tr. Tonna) Giuseppe Tonna, per la prestigiosa Garzanti, registra in nota che Tritogenia è per lui un "epiteto di significato oscuro"; infatti non sembra essersi dato molta pena nel consultare in proposito i Vati, ovvero altri autori classici. Ad es. Plinio ci dice che "dopo gli altari [dei Fileni], non lungi dalla costa, c'è una vasta palude in cui si riversa il fiume Tritone, che dà a essa anche il nome. Callimaco la chiama il lago di Pallade e la colloca al di qua della Piccola Sirte, mentre molti altri autori la pongono tra le due Sirti" (Storia Naturale, 5.28; tr. Corsaro; N.B.: Callimaco aveva ragione, Plinio dà un nome solo a chi aveva ragione e approfitta per ricordare che il molto parlato è spesso nemico del vero). Se poi Tonna avesse letto Silio Italico, avrebbe ricevuto un'intera spiegazione sull'oscuro epiteto, giacché tra le genti che si ammassano sotto il comando di Annibale per "mutare il governo del mondo", vi sono anche "le genti che abitano gli stagni profondi della palude di Tritone; dalle sue acque nacque, così vuole la leggenda, la vergine guerriera che, avendo scoperto l'olivo, lo diffuse nella Libia, prima che in ogni altra terra" (Punica, 3.227/322-324; tr. Vinchesi; English text: 1/8 - 9/17). Definitivo Ovidio: "atque levem currum Tritonida misit in urbem" (Met. 5.645). Chiarito - pensiamo in maniera definitiva - l'oscuro epiteto, non resta che arrendersi alla provocazione di Lee Rogers, Carneade dell'elite: Pallade Atena Tritonia non tollera più, sulla terra favorita, i pastori maomettani; poiché essi trascurarono i suoi altari, giochino ora tra loro con la spada sguainata e rendano tributo col sangue; e tremino alle ammonizioni del suo Vate: i proci maomettani stiano ammoniti contro l'ira di Odisseo... Infatti chi conosce l’Odissea, e soprattutto i proci potenzialmente tali, si staranno ponendo l’inquietante domanda: “Chi interpreterà i proci in Odyssey Dawn?”.
Certo può dirsi che i proci del decennio 2011/2020, rispetto a quelli del
decennio -1120/-1111, abbiano l'indiscusso vantaggio di aver letto in anticipo
l’Odissea e di aver visto come va a finire la storia, ma è pur vero che oramai
chi è procio è procio, e cioè che il ruolo sarà attribuito, su casting
dell’elite, a chi si è guadagnato questa ingrata parte per fatti passati, già
oltremodo determinatisi. Ed in effetti, ci era sembrato che qualcosa mancasse, nel kolossal dell'elite. Ci siamo chiesti cosa. Chi viene dopo Odisseo nell'Odissea? Non viene forse Itaca? Tanto che l'Odissea non è il poema di Odisseo, ma l'odissea di Odisseo verso Itaca. Perché l'elite non ha esposto Itaca? Che fine ha fatto Itaca? Che Odissea Dawn è senza Itaca? Conosciamo ormai da tempo l'elite per non stupircene. Possibile che i giornali non abbiano scritto di un tizio che vive a Itaca (quella oggi chiamata tale), licenziato perché ha parlato male del suo principale su facebook?
L'elite
parla per aneddoti o per sovraesposizioni mediatiche (sussulti e respiri
dell'elite). Ora non vogliamo semplificare le cose, perché noi non siamo l'elite che semplifica le cose, ma la sovraesposizione mediatica a cui è stata sottoposta l'isola di Lampedusa, che è geograficamente libica, va nettamente oltre le esigenze oggettive della cronaca. Ed io, Carneade sono, non possiedo mass-media. L'elite invece ne possiede. Li possiede tutti. Lampedusa è diventata una grande protagonista di Odyssey Dawn: perché? Abbiamo voluto approfondire la cosa e ci siamo trovati di fronte al solito pressapochismo della filologia accademica. Così l'Itaca di oggi corrisponde all'Itaca omerica più o meno come Las Vegas corrisponde a Venezia e alle piramidi d'Egitto. E poi c'è la faccenda principale: perché Minerva Tritonia, che ha donato l'olivo alla Libia, amava così tanto un greco? Ve lo ricordate che il letto nuziale di Ulisse era costituito da un gigantesco olivo vivente all'uopo potato ed intorno al quale era stata edificata l'intera casa? E lo sapete che l'olivo ha bisogno di molto caldo per prosperare? E dove li ha piantati Minerva? Dove sono gli olivi più grandi, antichi e belli del mondo? In Libia. E non è un fatto da cento lire. Sembra infatti essersene accorta anche l'Unione Europea, in genere lesta a legittimare sofisticazioni alimentari di ogni tipo, ma che in questo caso si è mostrata rispettosa e prudente di fronte al gran dono della potente Minerva. Come andrà a finire? Non chiedetemi troppo. A ciascun lettore la sua risposta... Carneade [ndC = nota di Carneade] D I D O DAWN
«Ha inventato i bottoni e nessuno sa allentarli meglio di
lei».
ODYSSEY DAWN (by Omerlite) [Upgrade] 1° settembre 2011.
Pallade,
il tutto visto, al Saturnide
Degli altri a temer, e sempre regni. (Odyssey Dawn, 24.472-488) ODYSSEY DAWN (by Omerlite) [Upgrade] 20 / 31 ottobre 2011. HClinton: "La guerra non è finita".
Then Odysseus tore off his rags, and sprang on to the broad
pavement with his bow and his quiver full of arrows. He shed the arrows on to
the ground at his feet and said, "The mighty contest is at an end. I
will now see whether Apollo will grant it to me to hit another mark which no man
has yet hit." He had no thought of death: who amongst all the revelers would think that one man, however brave, would stand alone among so many and kill him? The arrow struck Antinoos in the throat, and the point went clean through his neck, so that he fell over and the cup dropped from his hand, while a thick stream of blood gushed from his nostrils. He kicked the table from him and upset the things on it, so that the bread and roasted meats were all soiled as they fell over on to the ground.
The suitors were in an uproar when they saw that a man had been hit;
they sprang in dismay one and all of them from their seats and looked everywhere
towards the walls, but there was neither shield nor spear, and they rebuked
Odysseus very angrily. "Stranger," said they, "you shall pay for shooting people
in this way: you shall see no other contest; you are a doomed man; he
whom you have slain was the foremost youth in Ithaca, and the vultures shall
devour you for having killed him." But Odysseus glared at them and said: "Dogs, did you think that I should not come back from the land of the Trojans? You have wasted my substance, have forced my women servants to lie with you, and have wooed my wife while I was still living.
You have feared neither the gods
nor that there would be future nemesis from men, and now you shall die." We have done much wrong on your lands and in your house. But Antinoos, who was the head and front of the offending, lies low already. It was all his doing. It was not that he wanted to marry Penelope; he did not so much care about that; what he wanted was something quite different, and Zeus has not granted it to him; he wanted to kill your son and to be chief man in Ithaca. Now, therefore, that he has met the death which was his due, spare the lives of your people. We will make everything good among ourselves in this district, and pay you in full for all that we have eaten and drunk. Each one of us shall pay you a fine worth twenty oxen, and we will keep on giving you gold and bronze till your heart is softened.
Until we have done this no one can complain of your being
enraged against us." You must fight, or flee for your lives; and flee, not a man of you shall." (Odyssey Dawn, 22.1-67) F I N E (dopo 7 mesi e 11 giorni) APPENDICE CARTOGRAFICA Le Sirti nell’Età di Cartagine: Le Sirti nell’Età di Roma: Le Sirti prima di Odyssey Dawn:
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